
Innovation Center Mirandola assiste le aziende per l’individuazione e l’accesso ai migliori bandi (regionali, nazionali ed europei) per l’innovazione di prodotto e di processo. Segue l’azienda nell’intero percorso: dalla formulazione del progetto innovativo, alla domanda, alla programmazione degli steps di sviluppo, fino alla rendicontazione per stati di avanzamento e finale.
La competitività delle piccole e medie imprese diventa più forte quando possono investire. Per rafforzare la capacità di innovare delle Pmi è possibile presentare domanda per bandi locali, regionali, nazionali ed europei a sostegno dei servizi innovativi. I Fondi europei sono accessibili direttamente o attraverso la propria regione di appartenenza. Sono finanziabili progetti di innovazione tecnologica e diversificazione dei prodotti e/o servizi, con l’obiettivo di accrescere la quota di mercato o di entrare in nuovi mercati. L’intervento mira in particolare a sostenere quelle imprese che necessitino di acquisire all’esterno i servizi innovativi necessari e le competenze per completare i processi di innovazione per la loro introduzione sul mercato.
Solo puntando sull’innovazione continua di prodotti e servizi si può essere competitivi sul mercato
La distribuzione dei fondi Europei avviene attraverso una programmazione di bandi diretti e bandi indiretti, i primi gestiti dalle Direzioni Generali della Commissione Europea, mentre i secondi sono organizzati nei singoli Piani Operativi Nazionali (PON) e Piani Operativi Regionali (POR) dei Paesi membri e delle Regioni.
A queste risorse si aggiungono i contributi, i finanziamenti agevolati, le garanzie e gli incentivi resi disponibili dalle Istituzioni di ciascun Paese, attraverso le Leggi di Bilancio e/o altre iniziative legislative.
Da alcuni anni ormai, in Italia, il principale piano governativo di Finanza Agevolata è senza dubbio il Piano Nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0), introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 (L. 222/2016 del 25 Novembre 2016).
Fondi europei – Bandi nazionali e regionali
I fondi europei diretti sono gestiti dalle Direzioni Generali della Commissione Europea e vengono resi disponibili alle aziende attraverso programmi specifici. I soggetti interessati a partecipare, appartenenti ai 28 Paesi membri, possono rispondere alle “chiamate a proporre ” (call for proposal) di loro interesse e presentare progetti, all’interno di partenariati internazionali, con l’obiettivo di ottenere il cofinanziamento degli stessi. Il principale strumento europeo di finanziamento diretto della Ricerca, Sviluppo e Innovazione è Horizon 2020 (dal 2021 è denominato Horizon Europe).
I fondi europei indiretti sono invece strumenti finanziari della politica dell’Unione Europea sul piano regionale.
Essi sono distribuiti secondo una programmazione settennale.
La Programmazione comunitaria 2014-2020 prevede in Italia la realizzazione di 75 Programmi Operativi (PON – Programma Operativo Nazionale e POR – Programma Operativo Regionale) cofinanziati a valere su 4 Fondi Strutturali e di Investimento europei, denominati:
FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale
FSE – Fondo Sociale Europeo
FEASR – Fondo Europeo Agricolo Sviluppo Rurale
FEAMP – Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca
Cosa prevede per esempio un nuovo e recente bando regionale per i servizi innovativi delle Pmi
Il bando mette a disposizione 2 milioni di euro di risorse europee Por Fesr 2014-2020 per sostenere le piccole e medie imprese impegnate in percorsi di innovazione tecnologica e diversificazione di prodotti e servizi. I progetti possono variare da un costo minimo di 20.000 euro a un massimo di 80.000 euro. Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo alla spesa, nella misura del 50% delle spese ammissibili. Le iniziative progettuali dovranno riguardare interventi di ampliamento della gamma dei prodotti e/o servizi; la loro significativa ridefinizione tecnologica e funzionale in senso innovativo; l’introduzione di contenuti e processi digitali e di innovazione di servizio in grado di modificare in modo sostanziale il rapporto con clienti e stakeholders; la ricaratterizzazione dei prodotti e dei servizi verso la sostenibilità ambientale, l’inclusione e la qualità di vita, la cultura e la società.
La storia recente dei bandi regionali per le PMI.
Con questo stesso bando, nel 2016 erano stati finanziati 107 progetti per 4,895 milioni di risorse impegnate, nel 2017 invece 105 progetti per 2,830 milioni. Complessivamente sono stati sostenuti nel biennio 212 progetti corrispondenti a 212 Pmi, perchè chi è stato finanziato dal primo bando non ha potuto partecipare al secondo (e non potrà concorrere a quello appena uscito).
Sempre per le piccole e medie imprese, l’ulteriore bando regionale a sostegno degli investimenti produttivi, nel biennio 2018-19 ha destinato a 380 Pmi regionali contributi a fondo perduto per oltre 26 milioni di euro di risorse europee Por Fesr. A questi contributi si integrano i finanziamenti a medio e lungo termine erogati dal sistema bancario, con garanzia diretta dei Confidi e controgaranzia di Cassa depositi e Prestiti (Fondo EuReCa). Con questa misura nel complesso sono attivati 100 milioni di euro di investimenti nel biennio 2018/19, destinati soprattutto all’acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature per generare innovazioni di prodotto, servizio e processo.
Il Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design (CIRSID) supporta le aziende per nuovi prodotti e servizi oppure sperimentare nuove soluzioni di processo.
Si rivolge a tutte le imprese italiane indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione.
Le attività che il Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design supporta, con le relative percentuali di credito d’imposta sono:
Attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro.
Attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di innovazione digitale 4.0:
10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.
Attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi:
6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.
Attività di design e ideazione estetica, diversi da quelli svolti nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo e di innovazione tecnologica indicate nei punti precedenti, finalizzati ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali:
6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.
Le spese che determinano il Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design sono le seguenti:
– ricerca e sviluppo: le spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca.
– innovazione: le spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle operazioni di innovazione tecnologica svolte internamente all’impresa, nei limiti dell’effettivo impiego in tali operazioni.
– le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di Ricerca e Sviluppo e/o Innovazione Tecnologica anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, per l’importo ordinariamente deducibile ai fini della determinazione del reddito d’impresa.
– ricerca e sviluppo: le spese per contratti di ricerca aventi oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di ricerca e (contratti con Università e Organismi di Ricerca per un importo pari al 150 per cento del loro ammontare).
-innovazione: le spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta.
– ricerca e sviluppo: le quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, nel limite massimo complessivo di 1.000.000 € a condizione che siano utilizzate direttamente ed esclusivamente per lo svolgimento delle attività inerenti ai progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta.
. innovazione: le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta (max 20% delle spese).
– ricerca e sviluppo: le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta (max 20% delle spese).
– innovazione: le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota (max 30% delle spese).
Credito d’Imposta per Investimenti in Beni Strumentali
Il Credito d’Imposta per Investimenti in Beni Strumentali è l’incentivo già noto come Super / Iper-ammortamento, destinato alle imprese ubicate in Italia, per gli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali.
La Legge di Bilancio 2020 (L. 27 dicembre 2019, n. 160) ne ha modificato alcuni aspetti peculiari, innanzitutto cambiando la tipologia di incentivo da maggiorazione del costo di acquisizione dei beni dal punto di vista fiscale (super / iper-ammortamento) a credito d’imposta.
Il credito d’imposta spetta alle imprese che effettuano investimenti a decorrere dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.